Una storia divertente, ma che lascia spazio anche a momenti di intensa commozione, con personaggi ben delineati e uno sfondo davvero inedito: mai, prima d’ora, qualche scrittore s’era arrischiato a tracciare una geografia italiana così aderente alla realtà e al contempo così diversa, vero e proprio «Universo parallelo». Chi potrebbe dubitare che Venezia non sia, in realtà, una città elfica? Chi non ha mai udito, in un’assolata giornata passata sulle Dolomiti, le sommesse e sinuose litanie dei malvagi chierici dell’ordine del Fuoco Eterno? Un romanzo completo, con tutti gli elementi di una storia in ambiente medievaleggiante riletti in modo totalmente innovativo; ci ha confidato l’Autore che in un romanzo fantasy tutto dev’essere tale, dai combattimenti ai riti dell’amore ai modelli di comportamento. Potremmo dire che La gondola elfica (già nel titolo dichiara la sua italianità) è un romanzo per gli «ingordi del fantasy».
(Simone Valtorta)
Per approfondire: www.marcongiuseppe.it
Beh, io non sono un'ingorda
Beh, io non sono un'ingorda del fantasy ma devo proprio dire che questo libro mi è piaciuto parecchio. La scrittura è scorrevolissima e la storia è ricca di buoni colpi di scena che non deludono mai.
E' un libro adatto anche ai ragazzi.
Ammiro gli scrittori fantasy per la fantasia che hanno, la capacità di ricreare ambienti che non esistono, di far entrare il lettore in mondi estranei, di dare la possibilità di evadere dalla realtà in modo più concreto dei romanzieri di narrativa "classica". Apri il libro ed è come aprire la porta di un luogo sconosciuto e, per questo, affascinante per chiunque sia abbastanza temerario da varcare la soglia delle prime pagine.
---------------------------- . ----------------------------
Una stanza senza libri è come un corpo senza anima.