Narra la vicenda di quattro persone, del tutto differenti l’uno con l’altra, che si incontrano la notte dell’ultimo dell’anno, sul tetto della Casa dei Suicidi a Londra con l’intento, ognuno per motivi propri, di buttarsi giù.
È una storia ironica e commovente al contempo, raccontata dalle voci dei quattro protagonisti, dal loro punto di vista, che spinge il lettore a rivestire man mano i panni di ognuno di loro.
Il senso della vita, del perché in fondo sia meglio andare avanti che buttarsi da un palazzo sono domande disseminate nel romanzo ed alle quali ognuno, dai protagonisti al lettore, troverà una propria risposta.
È strabiliante il modo in cui l’autore riesce ad affrontare l’argomento «suicidio» che per la nostra cultura è un tabù, in modo serio e pure esilarante pur nella sua cruda realtà.
(Nadia Zapperi)
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