Palombaro, anni passati a respirare aria pompata a forza in un tubo. Ma almeno si stava per mare, in mare, come nel ventre di una madre o fra le gambe della donna che non si avrà mai, sunto di tutte le donne sognate.
Palombaro, anni passati a respirare aria pompata a forza in un tubo. Ma almeno si stava per mare, in mare, come nel ventre di una madre o fra le gambe della donna che non si avrà mai, sunto di tutte le donne sognate.
A Lipsi, Caterina ed io eravamo soliti cenare in uno dei tre o quattro locali affacciati sulle acque trasparenti e immobili del porto, con i tavolini che parevano fluttuare lievi tra le barche ormeggiate.
Luca Occhi. Racconto vincitore del premio città di Lodi “Il mare sopra e sotto”
“Conosco una scuola sul fondo del mar
laggiù i pesciolini ci vanno a studiar,
c'è un vecchio merluzzo che fa il professor
insegna a fuggire se c'è il pescator...
oh,oh !! pesciolino non piangere più
E' in libreria l'antologia di racconti vincitori del concorso "le Prince Noir" dedicato ad André Héléna, il padre del noir francese (ed. Aìsara). Nell'antologia si può leggere il racconto: "Il festival dei cadaveri" dello scrittore imolese Luca Occhi.
Di seguito la foto della copertina. Intrigante:
Nina era grassottella. Nulla di grave, giusto quel filetto di carne in più, sufficiente a darle un aspetto florido e in salute. Eppure i suoi occhi erano pozzi senza fondo ricolmi d’angoscia e di un’infinita tristezza.
“Nina scendi che è pronto” urlò sua madre dalla cucina.
di Luca Occhi
“Talvolta si vorrebbe essere cannibali,
non tanto per il piacere di divorare tale o talaltro,
quanto per quello di vomitarlo”
(Emil Cioran)
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