di Dino Licci

Solo soletto cerco nel mio covo,
di soddisfare la mia fantasia:
una vecchia chitarra e un cavalletto
mi fanno, notte tempo, compagnia.
Così prendo una tela, i miei pennelli,
e comincio a volare in armonia
col suono di Chopin se sono triste
o con Rossini se sposo l’allegria.
Le note mi raggiungono soavi
e guidano la mano lentamente:
appare il mare, un bosco, una scogliera
dove vagare con la sola mente.
Mi guardo intorno e vedo cieli tersi,
galline, pecorelle ed un giullare
col volto triste quasi a dimostrare
il doppio volto dell’umano andare.
Son tutte proiezioni della mente
che la mia mano esperta fa parlare
vincendo la mia innata timidezza
e, per capirmi, non basta che guardare!
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