Oggi 23 aprile ricorre la Giornata Mondiale del Libro.
E' stata scelta tale data perché il 23 aprile sono morti scrittori del calibro di William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Inca Garcilao de la Vega.
La tradizione vuole che il 23 aprile, San Giorgio, ogni uomo doni una rosa alla sua donna. Ancora oggi i librai della Catalogna regalano una rosa per ogni libro acqistato in questa data.
Fra due giorni ricorre l'Anniversario della Liberazione.
Ho trovato questo passo di Amendola che mi pare possa unire le due giornate:
"[...] Trovai Roberto Bracco per terra fra i suoi libri devastati, calpestati, bruciacchiati: la sua biblioteca, il suo tesoro, il suo più caro patrimonio.
Piangeva, quest'uomo, piangeva come un fanciullo, e mi abbracciò e disse: Ma perché se la sono presa coi miei libri? Potevano prendersela con me! Perché hanno fatto questo ai miei libri? Che colpa ne hanno i libri?
In realtà egli metteva il dito sulla piaga: il fascismo aveva paura dei libri, perchè la cultura rappresenteva un elemento di libertà e di democrazia, di indipendenza, che il fascismo voleva distruggere per affermare la sua dittatura."
Stefano Chiarato
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